La formazione iniziale

Il tempo del Postulato
Se qualcuno, per divina ispirazione, volendo scegliere questa vita, verrà dai nostri frati, sia da essi benignamente accolto. (Rnb II: FF 5)

L’accoglienza e l’ascolto sono il modo, per noi frati francescani, di essere famiglia per chi si accosta con il desiderio di ricercare il volto di Dio nella propria storia. Abitati dalla gioia che provò Elisabetta al saluto di Maria che veniva a visitarla, nella semplicità della vita fraterna, luogo di comunione e condivisione, offriamo uno spazio gratuito per un discernimento e una verifica più profonda della chiamata a seguire Cristo nella forma di vita evangelica francescana. È il luogo dove sperimentarsi nell’inizio di una vita di sequela consapevole, illuminata da un’immagine evangelica: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutto quello che ha e compra quel campo” (Mt 13,44).
Luogo e tempo per entrare in quella vita di conversione che s. Francesco condivide nel suo Testamento: “e in seguito stetti un poco ed uscii dal secolo”. Questo viene offerto ai giovani che fanno il loro ingresso in postulato, perché possano raggiungere un grado sufficiente di “maturità umana e cristiana” e una iniziale “conoscenza del carisma”, e per permettere loro di scegliere liberamente di iniziare la vita dei frati minori. Nella quotidiana relazione con la Parola di Dio ed i fratelli che lo accompagnano, ciascun postulante ha l’opportunità di “conoscere e liberare” la propria domanda/intuizione vocazionale e di sceglierla in modo ancora più consapevole.
La fraternità di Postulato dei Frati Minori di Sicilia si trova a Chiaramonte Gulfi (RG), presso il Convento S. Maria di Gesù. La durata di questa prima tappa è di almeno un anno.

L'anno di Noviziato
Poi concedano loro i panni della prova, cioè due tonache senza cappuccio e il cingolo e i pantaloni e il capperone fino al cingolo, a meno che qualche volta ai ministri non sembri diversamente secondo Dio. (Rb II: FF 79)

Il tempo di grazia del Noviziato, con cui ha inizio la vita nell’Ordine, è un periodo di più intensa formazione; proseguendo il discernimento e l’approfondimento della propria decisione di seguire Gesù Cristo nella Chiesa e nel mondo di oggi secondo lo spirito di san Francesco, ogni novizio è accompagnato a conoscere e sperimentare più profondamente la forma di vita francescana, in vista della professione dei voti religiosi secondo la Regola dei Frati Minori. La proposta formativa è orientata a favorire una crescita integrale nel confronto con le dimensioni essenziali del carisma (spirito di orazione e devozione; fraternità; minorità; evangelizzazione; formazione); inoltre, attraverso la conoscenza del pensiero della Chiesa sulla vita religiosa, ogni novizio giunge ad una conoscenza degli impegni che deriveranno dalla professione dei Consigli evangelici. La fraternità del Noviziato ha proprio il compito di accompagnare a fare un’esperienza di Dio e dei fratelli significativa e appassionata, e di verificare se i “panni della prova” (il saio francescano, a forma di croce) sono davvero quell’habitus che fa fiorire l’umanità del candidato nella direzione del dono della propria vita.
La nostra casa di noviziato è attualmente il Santuario della Verna (Arezzo): luogo speciale di grazia e di raccoglimento; luogo nel quale Francesco d’Assisi amava rifugiarsi in preghiera e dove fu unito per sempre alla Passione del Figlio di Dio attraverso il dono delle stimmate. La sua posizione isolata in cima al monte, gli immensi boschi che lo circondano ed i diversi luoghi legati alle memorie francescane aiutano ad immergersi nella preghiera più intensa e, avvolti nel silenzio più profondo, a fare esperienza di Dio.

Lo studentato
Terminato, poi, l'anno della prova, siano ricevuti all'obbedienza, promettendo di osservare sempre questa vita e Regola (Rb II: FF 80).

Concluso l’anno della prova, i giovani frati continuano il loro percorso formativo e si spostano al Convento S. Maria degli Angeli a Messina.
Il tempo della professione temporanea è quello in cui la formazione viene perfezionata per condurre in modo più pieno la vita propria dell’Ordine e realizzarne meglio la missione. Il percorso formativo della professione temporanea ha una durata di almeno cinque anni e si svolge secondo tre direttrici molto significative: fraternità, discernimento e studio. La fraternità è dimensione fondante, che dice l’identità carismatica dell’Ordine. Le relazioni fraterne sono improntate a un clima di fiducia e di famiglia, puntando al senso di personale responsabilità e di assunzione adulta della propria formazione.
I professi temporanei si impegnano nelle piccole cose di ogni giorno (servizi per la fraternità, cura della casa, lavoro manuale), e si aprono all’evangelizzazione, inseriti nelle attività pastorali e liturgiche del Santuario (conduzione della Lectio Divina; collaborazione con i laici ai cammini di formazione iniziale dell’Ofs e della Gifra; iniziative con i fratelli diversabili; partecipazione alle Missioni al popolo).
Lo studio della filosofia e della teologia, in obbedienza alla Scrittura che chiede di esser sempre pronti a dare ragione della speranza che ci abita (1Pt 3,15), è via di unificazione: tutte le risorse umane e spirituali vengono armonizzate da una mente che pensa, da un cuore che ama e da un’anima che sente passione per Dio e per la vita. Il discernimento, cammino della vita, si snoda a partire dalla preghiera. I giovani frati guidati dallo spirito di orazione e accompagnati dai formatori portano a compimento la loro scelta; leggendo i passaggi di Dio nella loro storia e “restituendo” col dono di sé sempre più generoso e disinteressato, con pazienza e libertà proseguono il cammino verso una decisione definitiva e si preparano ad emettere la professione solenne: un “sì” pieno e totale al Signore Gesù, nella fraternità, testimoni della gioia di una vita nuova caratterizzata dai voti di castità, povertà e obbedienza.Il tempo della professione temporanea richiede costanza, pazienza, sacrificio, slancio, entusiasmo e generosità, in una attesa che sa custodire e purificare il desiderio, perché come soleva dire il nostro Beato Fr. Gabriele Maria Allegra: una vita bella è un sogno di gioventù realizzato in età matura. Quella francescana è un’esperienza evangelica di vita bella che San Francesco d’Assisi continua ad ispirare: scommettiamo su Dio e sul suo sogno su di noi! ...per sempre.