La missione ad Gentes è parte integrante della vocazione francescana fin dall’inizio: i seguaci di S. Francesco sono “chiamati” per essere “mandati per il mondo intero” (Lord 9). E l’Ordine dei Frati Minori è di per sé una “Fraternità evangelizzatrice inviata in tutto il mondo” (L’Ordine e l’Evangelizzazione oggi, 2, Capitolo Generale 1991).
Per i frati minori la missione è come la mèta e l’orizzonte della vocazione: “Chi ha incontrato Cristo, non può tenerselo per sé, deve annunciarlo” (NMI 40).
Per Francesco, l’evangelizzazione è l’espressione dell’incontro con il Cristo (1Cel 22). Per lui, vocazione e missione coincidono (LM 4,2), sia nei primi anni, sia dopo la crisi “contemplativa”, sia alla fine della sua vita.
L’annuncio, l’andare, è la dimensione fondamentale e permanente dell’evangelizzazione, è la logica del Regno, è il paradigma di ogni forma di missione.
Ovunque e sempre siamo inviati per annunciare, esortare, rinnovare, consolidare la fede, per fare nuovi discepoli del Vangelo e fortificare i discepoli che sono già alla sequela di Gesù.
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