La Missione al Popolo è un dono di Dio, una continuazione del messaggio di Gesù, una espressione della nuova Evangelizzazione, un momento forte della vita ecclesiale, un aiuto eccezionale alla pastorale ordinaria.
Si rivolge a tutti: a quelli che vivono intensamente la vita cristiana, a coloro che credono in Cristo ma hanno smarrito il senso dell’appartenenza alla Chiesa cattolica, a coloro che non credono.
Si propone di aiutare l’uomo a incontrare Cristo uomo perfetto, a vivere intensamente la propria esperienza umana e cristiana, a crescere nella fede, nella speranza e nella carità.
Si inserisce nelle linee pastorali della Chiesa italiana e delle Chiese locali, sviluppandone i contenuti.
Il suo essere “popolare” appare dallo stile semplice, dalla presenza di manifestazioni religiose popolari, dal carattere pratico.
Impegna i Frati Minori a continuare l’annuncio di San Francesco, e di tantissimi altri che nel corso dei secoli lo hanno seguito nello spirito della evangelizzazione itinerante.
Il pre-Missione
La Missione al popolo viene richiesta dai parroci (per singole o più parrocchie, nonché unità pastorali) o dai Vescovi (per zone pastorali delle loro diocesi) e prevede un tempo di pre-Missione, della durata di circa un anno, nel quale i frati incaricati visitano le comunità interessate per avviare il lavoro di preparazione alla Missione.
Questa prima fase mira alla conoscenza reciproca, alla verifica delle condizioni necessarie e all’incontro con le varie realtà ecclesiali presenti sul territorio, consentendo di pianificare l’organizzazione e preparare la fase realizzativa della missione.
In questo tempo, inoltre, si inizia ad orientare il lavoro dei parroci e delle comunità verso la progettazione di un adeguato post-Missione.
La Missione
La Missione, della durata di circa otto-dieci giorni, prevede la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia e della Liturgia delle ore, l’amministrazione del sacramento della Riconciliazione, momenti di preghiera silenziosa ed animata con l’adorazione eucaristica, la celebrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi, la Via Crucis, la Liturgia della Risurrezione al cimitero, la celebrazione della liturgia Penitenziale .
Alla parte celebrativa si aggiunge tutto il lavoro di contatto con le persone realizzato sul territorio (visita alle famiglie, alle scuole, ospedali, carceri, bar, discoteche, piazze, supermercati e centri commerciali, …) per invitare ai vari momenti di ascolto ed evangelizzazione previsti: gruppi di ascolto nelle case (programmati opportunamente nel per missione), catechesi per le coppie di sposi, per i separati, divorziati e risposati; sono previsti inoltre incontri per i giovani dai 18 ai 30 anni e per i giovanissimi, cioè i ragazzi delle scuole superiori dai 14 ai 17 anni.
Il post-Missione
Perché la Missione vera e propria non rimanga un evento isolato e fine a stesso si sta rivelando sempre più importante valutare quali iniziative proporre al termine della Missione stessa, per dare continuità al percorso iniziato e innestare nella comunità parrocchiale un principio di rinnovamento della pastorale ordinaria.
In questa terza fase, detta appunto di post-Missione, continua il contatto e l’aiuto offerto dall’equipe alla comunità attraverso visite e incontri periodici, per sostenere le iniziative formative, di primo annuncio o di evangelizzazione avviate in loco: in questo modo la Missione prosegue nel tempo di post Missione con il coinvolgimento dei parroci e delle risorse locali.
Per richiedere la Missione contattare:
Fraternità Ispica - Convento Santa Maria di Gesù